Lo scandalo italiano di Calciopoli

Era il 2006 quando il mondo del calcio è stato sconvolto per sempre dal terribile episodio del calcioscommesse. Per mesi quotidiani, siti Web e riviste sportive si sono occupate di una vicenda che ha scosso radicalmente il settore calcistico italiano, tanto da essere ribattezzata “Calciopoli”. Alla base dello scandalo vi sono state una serie di partite truccate e di scommesse sportive combinate. Nella vicenda sono risultati coinvolti giocatori, dirigenti e team di primo piano come Juve, Fiorentina, Lazio, Reggina e Milan. Sia il mondo del calcio che del betting vennero danneggiati irreparabilmente dall’inchiesta.

L’origine di Calciopoli

Già nel 2005 alcuni organi di stampa aveva fatto trapelare la notizia che la procura di Torino aveva iniziato ad indagare su una serie di partite calcistiche truccate. Nell’occhio degli inquirenti vi erano decine di match di Serie A e di Serie B. Lo scandalo ha assunto progressivamente dimensioni enormi, estendendosi a macchia d’olio e coinvolgendo anche dirigenti della FIGC, arbitri, assistenti e manager calcistici. Nel 2006 sono state pubblicate una serie di intercettazioni inequivocabili che hanno fatto esplodere il caso del “calcioscommesse” e hanno portato ad una serie di dimissioni illustri.

I primi a saltare sono stati Franco Carraro, Presidente della FIGC ed il suo vice Innocenzo Mazzini. Immediate sono state anche le dimissioni del Presidente AIA Tullio Lanese, del DG della Juventus Luciano Moggi e dell’AD bianconero Antonio Giraudo. Poco dopo anche Adriano Galliani, Presidente della Lega Calcio, è stato costretto a dimettersi. Il Coni decise di commissionare la FIGC.

Il processo penale

Il processo su Calciopoli si è svolto dal 2008 al 2011. La competenza è stata affidata al Tribunale di Napoli. Durante il processo sono emerse nuove testimonianze e, soprattutto, nuove intercettazioni rispetto a quelle pubblicate nel 2006. Nei vari atti è emerso il coinvolgimento anche dei vertici dell’Inter: da qui una serie di ricorsi mossi dalla Juve per vedersi restituito lo scudetto assegnato proprio ai nerazzurri.

Squadre, dirigenti ed arbitri coinvolti

Tantissimi sono stati i soggetti coinvolti a vario titolo nell’inchiesta di Calciopoli. Tra le squadre: Juve, lazio, Fiorentina e Milan. Tra i dirigenti: Luciano Moggi e Antonio Giraudo, rispettivamente DG e AD della Juve; Diego e Andrea Della Valle per la Fiorentina, Andrea Galliani AD del Milan e Presidente della LNP, nonché Claudio Lotito Presidente della Lazio. Per tutti i manager l’accusa ha chiesto 5 anni più la proposta di radiazione.

Stessa pena è stata chiesta anche per gli arbitri Massimo De Santis, Paolo Dondarini, Paolo Bertini, Pasquale Rodomonti, Domenico Messina, Paolo Tagliavento e Gianluca Rocchi. Sotto il mirino dei giudici sono finiti anche i massimi esponenti del mondo del calcio italiano, tra cui: Franco Carraro e il suo braccio destro Mazzini, Paolo Bergamo, Tullio Lanese e Pierluigi Pairetto. Anche per questi la pena richiesta è stata di 5 anni più radiazione.

Alla fine del processo- che ha visto anche un filone di inchiesta “Calciopoli Bis”- il conto più salato è stato pagato dalla Juventus, punita con la retrocessione in B e l’annullamento dello Scudetto 2004-2005 e 2005-2006.